C'è una luna che suscita meraviglia in questa serata del 19 Agosto 2024. Luna piena che si lascia scrutare con stupore anche dai miei affranti occhi sempre più messi alla prova. In qualche altoparlante poco distante dal luogo di lavoro, qui in quel di Baia Domitia, suonano le note di "To much love we kill you" della band inglese Queen, un brano scritto da Brian May, chitarrista del sodalizio e mio mito degli anni della giovinezza, musicista eclettico e singolare. Qualcuno si starà gia chiedendo, avendo vista l'immagine che accompagna questo post, il perché di un personaggio profano accostato a dei santi. Il perché è semplice, tutto ciò che è bello e suscita meraviglia è oggetto naturale di catechesi e apologetica. Dio è infinita Bontà, Verità e Bellezza. Una canzone bella, scritta magari da un personaggio che si giudicherebbe come peccatore irredimibile, può rappresentare un occasione per portarci più in alto. Mi ha sempre colpito in particolare la frase centrale di questo brano (da cui il titolo stesso della canzone) in cui l'autore dice testualmente: "troppo amore ti ucciderà". Il brano continua con "se non sai decidere, combattuto tra chi stai amando e l'amore che ti lasci alle spalle".
Il caso vuole (chiamiamolo pure caso, ma non lo è ovviamente) che riflettessi in quei frangenti proprio sul senso e significato dell'amore e della persona che si ama. Cosa realmente significa amare qualcuno? I miei pensieri si arrovellavano sulla comprensione di una frase di Edith Stein, ebrea convertitasi al cattolicesimo, consacratasi come religiosa e morta martire nei campi di concentramento nazisti, conosciuta come Teresa Benedetta della Croce, consacrata poi sugli altari come santa da papa Wojtila. La frase è la seguente:
"Non accettate nulla sulla verità che sia privo di amore. E non accettate nulla nell'amore che non sia privo di verità. L'uno senza l'altro diventa una menzogna distruttiva."
Quindi l'amore, perché sia tale, è necessario che si accompagni alla verità, pena farlo diventare un sentimento che annichilisce a dispetto del suo scopo primario manifesto. Ascoltando quella canzone mi si è accesa come una lampadina l'idea che quel "troppo amore ti ucciderà", nei pensieri dell'autore, fosse proprio quest'ultimo sentimento che abbiamo in esame: l'amore disgiunto dalla verità, ovvero un amore che può arrivare a distruggere tutto, se stesso e gli altri. Un amore inteso in questi termini diventa un divoratore continuo di partner, di amori partoriti e ingurgitati alla maniera di Kronos che divorata i suoi figli. Resta inteso che questo amore distruttivo lo si può esercitare verso il proprio partner, verso un figlio o verso gli amici. Ho scelto il titolo di questo post pensando alla protagonista del romanzo di Gillian Flynn, "L'amore bugiardo", trasposto poi in un film diventato celebre. Non a caso. Chi leggerà questo post capirà, conoscendo gli ultimi scorci della mia vita e i suoi risvolti. Mi costa tanto scrivere, ognuno ha la necessità di lasciare un testamento...
E che cosa diceva santa Teresa d'Avila, a cui Edith Stein ispirò la sua vita?
"Se in mezzo alle avversità il cuore persevera con serenità, gioia e pace, questo è l'amore".
Se intorno il mondo perversa in guerra, tu mettiti al riparo, stai centrato nel profondo del tu io, senza agitarti, per portare il meglio di te verso l'alto e verso l'altro che ti sta accanto... Amore ha necessità di essere accompagnato nella Verità. Questo è e deve essere il dogma di chi ha deciso di seguire Gesù Cristo, il quale è la Verità suprema, la Via e la Vita. E non si giunge all'Amore supremo se non per mezzo di Lui.
Si può amare l'altro veramente solo se insieme a lui/lei si guarda nella stessa direzione. E la direzione è quella che punta al principio causale di ogni cosa.
Dio è infinita Verità, Bontà e Bellezza.
Quanto sono belle le persone che amano nella Verità, sono il ritratto peregrino di Dio su questa terra, il Suo riflesso che da sapore e senso ad ogni cosa. Senza tutto ciò c'è solo "amore bugiardo".