mercoledì 25 novembre 2020

Real sito della Lanciolla in territorio di Acerra (Na)

Dal basamento rialzato di queste piccole strutture architettoniche, il cui skyline risulterà molto familiare a chi ama l'architettura neoclassica che molta fortuna ha avuto sotto il dominio borbonico del Regno di Napoli e delle Due Sicilie, si intuisce che in alcuni periodi dell'anno, questa porzione di campagna, dovesse essere allagata. Da qui, forse, lo stesso toponimo "Lanciolla", riferito alla presenza di piccole imbarcazioni (lance) utili all'attraversamento della palude provocata dal vicino fiume Riullo (oramai diventato un piccolo rivolo a causa delle potentissime idrovore che succhiano acqua dai pozzi poco più lontani per il fabbisogno dell'acquedotto Campano). Tutta l'area è ricchissima di acqua sorgiva, alcune anche sulfuree e quindi termali, ci troviamo infatti a poche centinaia di metri da quell che un tempo furono le gloriose terme dell'antica città di Suessola (nelle adiacenze del Casino Spinelli) I corpi di fabbrica sono stati costruiti con la cosiddetta pietra di pantano (a' preta 'i pantano), una formazione tufacea piena di elementi vegetali tipici di una zona paludosa. La struttura era adibita a riparo di fortuna (in caso di temporali o anche solo riposo) durante le battute di caccia del Re o di componenti della famiglia reale. 

fonte: www.etimo.it


In un lavoro dell'archietto M.G. Buonincontro intitolato ""Acerra e dintorni"" cosi vengono descritte le casine: 

"Nella zona nord-ovest dell'agro acerrano, lungo l'antico corso d'acqua poi canalizzato, è ubicata una dimora reale di caccia (quasi simile ad un tempio egiziano a scala architettonica maggiore) con al centro una scala di servizio che veniva utilizzata per l'accesso diretto dalla campagna circostante, zona di caccia e campi arati; ai lati, le due strutture più piccole poste simmetricamente erano, probabilmente, destinate per la servitù; l'ingresso è sul viale che corre lungo le tre dimore, non a caso, parallelamente al suddetto corso d'acqua del Riullo ... ; il viale sorge ad una quota più alta rispetto al piano di campagna, per raggiungere l'ingresso delle tre abitazioni, a livello dei rispettivi basamenti." Di seguito l'illustrazione delle casine cosi come potevano apparire in origine, tratto dal medesimo lavoro.

illustrazione dal testo "Acerra e dintorni" di Buonincontro

Le foto in basso, da me scattate nell'Agosto del 2014, mostrano la piccola casina a destra con le mura ancora in piedi, che di li a poco sarebbero crollate.




















Mio video sull'attività di valorizzazione delle sorgenti del Riullo, oggi purtroppo non più visibili a causa della riattivazione delle pompe idrovore dell'Acquedotto Campano

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si notano i camini in stile Vanvitelli. Anche presenti in una masseria nei pressi di S.Angelo in Formis.