Di fronte all'episodio della donna rumena che con la Fiv (fecondazione in vitro ndr) a 67 anni ha avuto due figli, uno dei quali morto subito, l'altro fortemente sottopeso, sentiamo immediatamente che qualcosa non funziona. Il problema, il difficile, è che quel qualcosa è apparentemente amore, desiderio di una donna di essere madre. Come può l'amore avere in sé qualcosa di negativo?
"Ama et fac quod vis", diceva Sant'Agostino: "Ama e fa ciò che vuoi". Eppure non c'è nulla di più distante dalla morale di questa frase, se non è ben compresa. Perché nel ciò che vuoi rientrano l'egoismo, la superbia, l'affermazione smodata del proprio io. Posso fare ciò che voglio solo se sono capace di amare, di uscire di uscire da me stesso, perché in tal caso non urterò mai il bene del mio prossimo. Il sacrificio è appunto questo: amore di un altro reso sacro dalla capacità di dimenticare il proprio io. I nove mesi in cui una donna aspetta un bimbo sono intessuti di gioia e di sacrificio, e le doglie di un parto sono la modalità naturale di un amore che prende forma, diviene addirittura carne, nella persona del figlio. Per questo l'amore è più grande anche della Fede. Ma procede dal Padre e dal Figlio, e cioè ancorato alla Sapienza. È fondato sulla Sapienza, così come la volontà deve fondarsi sull'intelligenza. Prima di operare occorre distinguere ciò che è bene e ciò che è male, perché la volontà, che ama e persegue si applichi al vero fine della sua tensione. Il trionfo della volontà, separata dalla ragione, è l'affermazione della volontà come potenza, come dominio, come violenza. Per questo non è amore vero. Se il centro è l'io che reclama, e non il figlio che verrà, quest'amore è, più propriamente, ricerca di se stessi, come un rapporto che resiste solo fino al momento in cui entrambi traggono, reciprocamente, una soddisfazione, fisica o psicologica, personale. L'amore è quindi legato alla sapienza, alla verità. È amore nella verità.
(Questo brano è tratto dal libro di Francesco Agnoli "Controriforme - Antitodi al pensiero scientista e nichilista" edito da Fede & Cultura. Titolo del Capitolo "Le mamme nonne e lo Spirito Santo")
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