martedì 24 luglio 2012

La cacciata di Eliodoro dal Tempio. Napoli. Chiesa del Gesù Nuovo
















Trattasi di un opera di Francesco Solimena (Canale di Serino, 4 Ottobre 1647 - Napoli, 5 Aprile 1757) raffigurante un episodio biblico raccontato nel terzo capitolo del secondo libro dei Maccabei. Il tema fu tanto caro ai Gesuiti che vollero riprodurlo sulla controfacciata della Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli (Piazza del Gesù). E' semplicemente un capolavoro della pittura del settecento napoletano, grandioso quanto insolito, infatti è rarissimo trovarne uno del genere in un ambiente di preghiera in un qualsiasi edificio religioso di rito cattolico. Eliodoro fu uno dei ministri di Seleuco IV, inviato nel 176 a. C. a Gerusalemme per impadronirsi del Tesoro del Tempio. Dopo aver preso la refurtiva si allontana lasciando alle sue spalle il "popolo di Dio" indignato per il sacrilegio commesso. La faccenda gli costerà cara: il popolo, inferocito e desideroso di giustizia, a furia di percosse e mazzate, costringono il povero Elidoro a lasciare il bottino. E' il tema del furto ed è ampiamente trattato sia nel nuovo che nell'antico testamento.

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