lunedì 16 settembre 2013

Grande partecipazione all'iniziativa "La mia Terra è avvelenata"


"Quando poi si tratta di scegliere e di andare...te la ritrovi tutta con gli occhi aperti  chè sanno benissimo cosa fare", mai parole furono più appropriate, perché è in momenti come questi che la gente fa la "storia" come cantava De Gregori nella famosa canzone.
Un'autentica marea umana si è riversata nelle strade di Aversa per partecipare al grido di dolore lanciato nei giorni scorsi dal social network facebook: "la mia terra è avvelenata!". All'appello hanno risposto migliaia di cittadini, molti i giovanissimi, provenienti da tutta la provincia di Caserta e da quella di Napoli. Nessuna sigla coinvolta nell'organizzazione dell'evento, nè partiti nè associazioni, un esempio lampante della capacità di "autorganizzazione dal basso" della nostra gente che troppo spesso, e incautamente, viene definita come sciatta e dedita ad atteggiamenti omertosi. L'indignazione è stata espressa con un lungo silenzio lungo tutto il percorso, dal Parco Pozzi all'Arco dell'Annunziata (Porta Napoli). Indignati per le emergenze ambientali e sanitarie che interessano gran parte del territorio campano - e che le istituzioni dimostrano di non voler prendere seriamente in considerazione - i cittadini di questa sventurata porzione di Terra di Lavoro hanno finalmente deciso di lanciare un messaggio forte alla camorra e alle istituzioni. Da tutte le parti un coro unanime: subito le bonifiche! Ovvio che non basta una, seppur straordinaria, manifestazione a risolvere il problema. E' un passo importante, ora tocca a tutti essere costanti nel discutere e portare a conoscenza del problema ambientale una sempre più vasta fetta di popolazione. Siamo sulla buona strada. Non demordiamo!
Franco Spinelli
15.09.13

mercoledì 4 settembre 2013

Premio alla Carriera per Enzo Avitabile, Amnesty International omaggia il musicista partenopeo.

Enzo Avitabile






















"Enzo Avitabile, sulle scene da oltre trent'anni, ha sempre dimostrato di essere un artista a tutto tondo, in grado di far tesoro della miglior tradizione napoletana, fiore all'occhiello dell'Italia nel mondo, attualizzandola e impreziosendola con contaminazioni soul e jazz di respiro internazionale.
Mai legato alle mode del momento o ad istanze meramente commerciali, ha sempre saputo rinnovare il proprio suono mettendolo anche al servizio di tematiche tanto 'scomode' quanto importanti come quelle legate all'emarginazione e alla rivendicazione dei diritti umani" Queste le motivazioni degli organizzatori di del Premio Amnesty.