sabato 25 marzo 2017

Quel che resta del sito reale borbonico del Reale Demanio di Calvi (Calvi Risorta)









Di seguito alcuni link ad articoli che raccontano del Real sito borbonico del Demanio di Calvi:
http://www.neoborbonici.it/portal/index.php?option=com_content&task=view&id=2523&Itemid=167
http://ilblogmariacarolina.blogspot.it/2015/01/crolla-un-muro-del-demanio-di-calvi.html
http://www.nuovomonitorenapoletano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1590:l-usurpazione-del-demanio-di-calvi-da-parte-della-real-casa-borbonica&catid=86:storia-xviii-sec&Itemid=28
http://www.calvirisorta.com/articoli%20giornale/articoli%20giornale%202010/archivio%20articoli/20101117%20ComunediSparanise.htm      













































lunedì 20 marzo 2017

Palazzo Teti a Santa Maria Capua Vetere (Ce), simbolo del decadimento morale della nostra nazione.

Queste foto le ho scattate il giorno 17 Febbraio 2017, durante un sopralluogo fatto dall'Osservatorio sui beni confiscati alla camorra ( www.cosenostre.org ) e dall'attuale amministrazione di Santa Maria Capua Vetere (sindaco ed alcuni assessori), volto ad appurare lo "stato di salute" del prestigioso Palazzo Teti. 

Di seguito un estratto dal sito di Italia Nostra:
Il palazzo fu costruito nel 1839 dall’avvocato Filippo Teti, attivo nel foro di Santa Maria Capua Vetere, come recita una lapide posta sull’arco del portale d’ingresso. Un’altra lapide posta a sinistra del portale ricorda che nel palazzo alloggiò, nel 1860, Giuseppe Garibaldi e che nello stesso anno, il 2 novembre vi fu firmata la resa dei borbonici. Fu dichiarato di notevole interesse artistico e storico e architettonico a norma della legge 1089 del 1939 con D.M. il 13 luglio 1996.
Il palazzo è formato da tre piani fuori terra con ampio giardino sul retro. La facciata su via d’Angiò presenta una ricca partitura decorativa in cui prevale il portale a sesto ribassato. Dal portale si accede al giardino e sulla destra si trova lo scalone d’accesso ai piani superiori. Le sale del piano nobile sono completamente affrescate con figure e temi mitologici. Il salone delle feste è decorato nella volta con la figura del dio Marte eretta sul carro trainato da poderosi cavalli, e la decorazione si sviluppa lungo tutte le pareti. Le altre sale sono ugualmente decorate secondo il repertorio mitologico.
Sul giardino insiste il vincolo archeologico (D.M. 12.1.1962) originariamente allestito a parco e abbellito da fontane, colonne, stele funerarie, sarcofagi di età romana, appartenenti agli edifici pubblici dell’antica Capua, versa ora in totale abbandono, come del resto l’edificio.