lunedì 22 dicembre 2008

L'efficienza della sorveglianza


E menomale che è sorvegliato! Siamo in attesa di sapere se questo sito, che si trova a Gricignano di Aversa nei pressi della stazione ferroviaria, sarà bonificato o se sia stato anch'esso revocato dagli ordini di servizio che il commissariato per le bonifiche aveva affidato alla Recam. Intanto c'è da registrare l'inutilità di "certi" sistemi di controllo come quello della video sorveglianza. L'ennesimo "sistema" per scroccare soldi alla collettività. Qualche mese fa, a Casaluce, alcune videocamere installate per il medesimo scopo furono trafugate. Qualcuno si chiese se fossero state registrate le sequenze in cui i ladri entravano in azione. La risposta: "non si è potuto stabilire un riconoscimento dei trasgressori nè delle targhe dei veicoli dei medesimi, in quanto le videocamere in questione non erano in possesso di zoom (!) e la bassa risoluzione, quindi, non ha aiutato le autorità di polizia". Allora che cacchio le installano a fare?

martedì 16 dicembre 2008

Avanti!


Guardiamo avanti, amici, nel passato c'è solo cattiveria. C'è da costruire un mondo migliore, non è mai troppo tardi per cominciare!

giovedì 4 dicembre 2008

Marcianais

Marcianise. Due contadini intenti nella raccolta di verdure ai piedi di una montagna di rifiuti. Si tratta di uno dei tanti siti di trasferenza provvissori allestiti in molti comuni campani per far fronte alle varie emergenze sussegutesi negli anni. Il sito non possiede canalette laterali per la raccolta del percolato che, da anni oramai, scende e si infiltra nei campi circostanti. Nessun amministratore, a quanto pare, si è scomodato per redarguire i contadini dal coltivare questi terreni. Maledetti!

venerdì 28 novembre 2008

Campania Infelix a Succivo


All’ombra del Vesuvio, in una regione che da Napoli a Caserta conta centinaia di comuni e milioni di abitanti, campi e pascoli cedono il passo a cumuli di spazzatura, scarti tossici, ammassi di amianto, residui industriali intombati da vent’anni e discariche abusive a cielo aperto, che vengono date alle fiamme al tramonto. E in quella che è stata una delle terre più fertili d’Italia la percentuale di casi di tumore è il doppio di quella nazionale.
Dietro questa incredibile e cronica emergenza, la mano della camorra, i cui clan gestiscono il fruttuoso business dello smaltimento dei rifiuti. Ma, tra le inadempienze degli amministratori pubblici, le promesse non mantenute dei politici, l’ipocrisia delle regioni del Nord, la rabbia e la frustrazione della popolazione locale, colpe e responsabilità appaiono una matassa difficile da districare.
Aquistate questo libro di Bernardo Iovene, una straordinaria testimonianza del disastro ambientale che stiamo vivendo in Campania. Regalatelo ad amici e parenti. Solo con la consapevolezza di ciò che ci sta veramente accadendo intorno si può tracciare una via per uscire da questo stato di cose e dare un futuro migliore ai nostri figli.

Ci state avvelenando, sciacalli!


Marcianise - Località Santa Venere

Terra Bruciata, un film già visto


Marcianise - località Santa Venere

Padre Pio dice la sua


Fonti vicine al Santo di Pietralcina confermano le indiscrezioni che circolano da qualche tempo: Padre Pio si dice "molto arrabbiato per il disastro ambientale che si conusma in Campania, e soprattutto lo è con tutte quelle persone che di giorno lo venerano, erigendogli statue e statuette di ogni grandezza, e di notte vanno a sversare e a bruciare rifiuti di ogni genere". Insomma, abbiamo fatto incavolare anche Padre Pio, di questo passo ci avviciniamo al castigo definitivo dell'Onnipotente, diamoci una calmatina guagliù!!
( il Padre Pio della foto è quello di Santa Venere, nelle campagne di Marcianise)

lunedì 10 novembre 2008

Il tempo di Giggino


Giggino o' Lupo, un vero amico...

Astragata


Uno scorcio delle campagne di Succivo - località Astragata

Anfiteatro di Capua



Ma è vero che non si può fotografare una volta all'interno dell'anfiteatro? L'ho sentito dire. In ogni caso nessuno me lo ha detto quando sono entrato; forse perchè non hanno visto la mia macchina. Mah...

Il tempio perduto di Astragata



Per la serie "sedotti e abbandonati" un rudere delle campagne di Succivo, in località Astragata. Trattasi forse di una semplice vecchia abitazione campestre, ma la mia fantasia me lo fa pensare sempre come ad una chiesa in rovina. Potrebbe anche esserlo. In ogni caso è molto vecchio, viste le arcate destinate a reggere il soffitto.

mercoledì 15 ottobre 2008

Anfiteatro di Capua


Questa l'ho ricostruita con una sequenza di quattro forografie. Le ho fatte Sabato 11 Ott. 08. Non avendo avuto un grandangolare nè un cavalletto in quell'occasione si può facilmente dedurne il perchè della ricostruzione prospettica alquanto approssimativa. Chiedo venia. Ma la foto che avevo in mente è venuta fuori ugualmente, ritoccata ma fedele testimone del mio stato d'animo di quella giornata. Una giornata "normale", una "normale" visita ad uno dei pochi monumenti del maestoso passato della nostra terra, una "normale" chiaccherata con gli amici sul senso di civiltà di ieri e di oggi della nostra gente.........ed in lontananza l'avvistamento del solito "normale" fumo nero di un "normale" rogo di immondizia o di materiale plastico. Tutto normale!
Maledetti!

Made in China, Salvatore Di Vilio in mostra

Dal 10 ottobre al 10 dicembre 2008 presso il nuovo studio in Corso Umberto I, 125 a Succivo, sarà esposta Made in China 2007, una mostra composta da 25 fotografie in bianco e nero di Salvatore Di Vilio, per l'occasione ci sarà l'inaugurazione del nuovo spazio espositivo e del nuovo studio fotografico.
Un soggetto imprevisto e un obiettivo curioso, che inquadra luci e ombre di un paese terribilmente lontano eppure ormai prossimo, incombente sulle sicurezze dell’Occidente. Il risultato di questo fortunato incontro è l’ultimo lavoro fotografico di Salvatore Di Vilio, artista capace di convogliare nei suoi scatti la stessa dose di impegno e poesia, che inaugura con la mostra "Made in China 2007 – 25 foto in bianco e nero" il nuovo spazio espositivo del suo studio fotografico.
«Uno spazio aperto alle idee e al territorio – afferma Di Vilio – piccolo ma ricettivo, che intende ospitare in particolare le opere con cui gli artisti, soprattutto i più giovani, provano a raccontare i luoghi irrappresentabili del nostro quotidiano, magari ricomponendone i frammenti grazie alla memoria storica». E quella della memoria è una traccia che Di Vilio segue spesso nei suoi lavori più recenti, dalla ricerca sulla tradizione atellana della coltivazione della canapa (da cui una serie di deliziosi libricini de “Il Ponte/Etrarte”, la casa editrice fondata dal fotografo) fino alla mostra “Prima del ballo”, esposta nel 2007 presso il Palazzo dei Sette di Orvieto, in cui le silohuette straordinariamente espressive dei ragazzi tirati a lucido per un povero sabato sera di provincia sono colorate a mano, secondo una tecnica in voga nella fotografia di primo Novecento.
Gli scatti realizzati in Cina, in occasione del Festival Internazionale di Fotografia di Lishui, costituiscono invece una felice divagazione oltre i confini abituali della poetica di Di Vilio: con lo sguardo che Giuseppe Montesano ha definito del “turista incantato”, il fotografo coglie i segni del cambiamento e la persistenza della tradizione nelle strade, nei luoghi di lavoro, nelle campagne, nei volti dei cinesi incontrati durante il viaggio, che pure ricordano – qua e là – le fisionomie scavate dal sole dei vecchi contadini di Terra di Lavoro.

Il mio nome è Spartaco


...e sarò sempre un uomo libero!

Il buio cielo di oggi


mercoledì 8 ottobre 2008

Il buio cielo del domani


Alcuni manifestanti di Legambiente alla manifestazione per la chiusura dello stabilimento Eurocompost di Orta di Atella