venerdì 16 ottobre 2020

L'origine del cognome Spinelli

 Gentilissimo il prof. Salvatore Dedola, linguista, che ha avuto cura di rispondere alla mia domanda.

SPINELLI è cognome di area italiana avente base il cognome Spina, che è un composto avente base nell'akkadico sippu(m) 'contrafforte, sperone' delle mura cittadine + inu 'punto di vedetta' (letteralmente: 'foro per spiare') col significato complessivo di 'contrafforte di guardia'. La sua trasformazione fonetica passa per lo stato-costrutto sipp-inu> s'ippina (inteso poi come 'la spina') > spina. Quindi, in Sardegna, Bruncu Spina (la vetta gemella di Punta la Marmora nel Gennargentu) risulta essere una tautologia che indica lo stesso fenomeno. Nel caso di Spinelli, al cognome Spina è stato apposto il suffisso -élli che denota qualcosa di sacro, di rituale, dall'akkadico "ellu" 'sacro, ritualmente puro'. Il significato di Spinelli fu, dunque, quello di 'vetta sacra', 'altura sacra'. Può approfondire le mie ricerche visitando il sito https://linguasarda.com/ e seguirmi sulla pagina FB
https://www.facebook.com/salvatore.dedola.sardegna
Le segnalo infine che l'etimologia che ho appena condiviso è tratta dal mio libro intitolato "I cognomi della Sardegna", reperibile anche online 🙂
Saluti

Di seguito una delle conferenze del prof. Salvatore Dedola che potrete trovare, assieme a tanti altri interessantissimi contenuti multimediali, sul suo canale tematico youtube al seguente indirizzo https://www.youtube.com/channel/UC3MP1qE3lmdf0BAIfTG848Q

mercoledì 14 ottobre 2020

Chiesa di San Tommaso a Capuana (Napoli)

Di notevole interesse, questo piccolo tempio è praticamente sconosciuto ai più, giacchè viene aperta al pubblico solo in rare occasioni. Al momento, pur risultando consacrata al culto, viene adoperata dai volontari dell''Arciconfraternita del SS. Rosario in Santa Caterina a Formiello, che ne ha fatto un deposito di medicinali come si può vedere nelle foto.
Notizie storiche afferriscono a data incerta del medioevo la costruzione dell'edificio, mentre fonti verificate lo registrano ceduto ai Frati Benedettini di Cava dè Tirreni. Ovviamente rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, fino ad assumere le sembianze di gusto settecentesco. Notevoli le tele e le decorazioni in ottimo stato di conservazione. Tra i pitttori si annoverano Giuseppe Bonito, Ludovico De Majo ed un ignoto del XVIII sec.

























 

domenica 4 ottobre 2020

Il convento dei cappuccini di Nola e la chiesa con i legni intagliati di scuola fiorentina (sec. XVI)

Il convento fu costruito nel 1566 alle falde del monte nel sito “dove era un’antica chiesa, sotto l’invocazione della santa Croce, che nell’erezione della nuova chiesa, così pure vollero che s’intitolasse”. La cerimonia della prima pietra fu tenuta da Mons. Antonio Scarampa, vescovo di Nola. La chiesa è a tre navate in stile baracco. I lavori d’intarsio che risplendono nell’altare Maggiore, nei cancelli della balaustra e nelle porte che immettono nel presbiterio, costituiscono una vera rarità, si ritiene che siano della scuola d’intarsio di Firenze. Soppresso dai piemontesi nel 1861-66, fu riscattato nel 1894. Nella prima metà del secolo scorso è stato sede di studentato di Filosofia e Teologia e per diversi anni anche sede del Seminari Serafico. 

Attualmente comprende la Fraternità locale, la Curia provinciale e l’Infermeria provinciale.

Fotografie di Franco Spinelli

Testo Fonte: www.cappuccinidinapoli.it