giovedì 21 luglio 2022

"Qualsiasi cosa tu faccia, metti davanti a te il pensiero della morte"

Cari amici, quello di mettere qui su questo mio piccolo spazio un'intervista è un gesto che per quanto semplice vuole invece essere un dono prezioso per tutti voi. Sono le parole di Verità e di Pace che possono sgorgare solo da un cuore in conversione, che ha conosciuto il travaglio e la gioia di una vita vera, sono le parole pronunciate da un "io rinnovato" nello Spirito, sull'esempio dell'Uomo nuovo, quell'Umanità Cristica a cui tutti noi, specialmente in questa epoca di rivolgimenti e sconvolgimenti apocalittici, siamo chiamati ad aderire.
"Nulla è impossibile a Dio". 
Quando ascolterete queste parole, pronunciate dall'Angelo a Maria e riprese nell'intervista da padre Guidoalberto Bormolini, mettete stop al video e concedetevi dei minuti di riflessione sulla vostra vita. 
Quello a cui siamo giunti, come umanità, oggi, è l'aver smesso di credere l'impossibile come possibile. Ridurre l'Uomo a questo, a fargli credere che tutto ciò che esiste è solo ed unicamente la vita materiale, è stato il grande capolavoro delle tenebre. Per esempio il credere che la morte sia il contrario della vita, quando in realtà la morte è parte della vita, sta dentro alla vita. Esercitiamoci in questa riflessione, potremmo stupirci un giorno nel constatare la rivoluzione intervenuta a trasformare la nostra vita. Per chi si affida a Dio, totalmente, c'è una certezza, c'è la vita.
Buona visione

venerdì 17 giugno 2022

Esco da facebook, definitivamente.

Cari amici, se non mi trovate più su facebook non vi pigliate collera, come vedete è impossibile "comunicare" attraverso i social. Avevo sospeso per due anni l'account per poi riattivarlo, ma i blocchi sono continuati, nonostante ho sempre e solo fornito dati rispetto alla realtà quotidiana, nessun argomento di fantasia. Ma il risultato è questo. Quindi, essendo ospiti in casa loro, loro dettano le regole, non ci tocca che togliere il disturbo. 

martedì 24 maggio 2022

La Costiera Amalfitana e Gricignano

Gricignano. Che quello rappresentato dietro la sacra effigie di Santa Lucia sia uno scorcio della costiera amalfitana? Questo affresco è del 1610 e si trova nella cappellina dedicata alla Santa in corso Umberto I, a pochi metri dalla chiesa parrocchiale. È stato ipotizzato che il culto di Sant'Andrea a Gricignano sia stato portato nel medioevo da una comunità di artigiani vetrai, forse al seguito di qualche famiglia nobile specializzata nel commercio di tali opere. Infatti molti si sono chiesti di questa singolarità della comunità di Gricignano, dove si venera un santo "pescatore". Forse vi è stato un legame tra i luoghi che è perdurato nei secoli.
In via Selicara, nei pressi della piazza, abbiamo ancora una stradina che ricorda l'ubicazione dei laboratori: Viella Vetrera. Questo se il toponimo si riferisca agli antichi vetrai. Perché il nome di questa stradina potrebbe essere derivato anche da Vetus, Veteris...col significato di "vecchio", magari riferito ad antiche rovine presenti in loco; è proprio qui infatti che furono ritrovate le lapidi funerarie delle due matrone romane Pupia e Cossutia. 
Gricignano vanta non uno ma due santi patroni, Sant'Andrea e Sant'Adiutore, ambedue venerati in quella zona della costiera, Amalfi e Cava de' Tirreni. A Cava addirittura sono in possesso di antichi documenti che attestano che il santo Adiutore sia vissuto "in un paesello nei pressi di Aversa che porta il suo nome". E tutti sappiamo che il il culto di questo santo, uno dei dodici vescovi africani scampati alle persecuzioni di Genserico e approdati miracolosamente sulle coste campane, è antichissimo in Casolla Sant'Adiutore, antico feudo poi accorpato a Gricignano. Se vogliamo andare ancora più lontano, il nome di Cava de' Tirreni ci suggerisce che sia stata fondata dai Tirreni, che altri non erano che gli Etruschi, fondatori delle dodici città con a capo Capua. Di queste dodici città una era Atella, di cui Gricignano e Casolla erano parti integranti.
Questo affresco è stato commissionato, su questo non credo che ci si debba soffermare più di tanto, dall'uomo orante raffigurato ai piedi della Santa ch tutti sappiamo essere la protettrice dei naviganti. Chissà, forse si è trattato di un ex voto per aver scampato ad una tempesta pericolosa incontrata durante la navigazione, in ogni caso dovremmo indagare maggiormente sul legame che questi due territori così distanti e così differenti si ritrovano ad avere. Che il futuro ci riservi delle sorprese belle, noi lo speriamo.

domenica 6 marzo 2022

Il numero "19" per me.

La mia giornata del 3 Marzo è stata caratterizzata dall'aver incontrato il numero "19", ripetutamente, in più occasioni, a partire da alcuni elementi architettonici di edifici che ho osservato nella passeggiata che ho fatto nel centro di Napoli. Il perché oramai abbia preso il vizio di contare davanti agli elementi architettonici è presto detto: l'architettura é una forma di "musica cristallizzata", come i maestri del rinascimento ci hanno insegnato, e per questo ha un linguaggio proprio con cui la si deve leggere per poterla decifrare. Essa ha delle influenze su tutti gli esseri umani che la osservano, agendo sulle anatomie sottili presenti naturalmente in tutti noi. E ovviamente esiste musica bella, divinamente ispirata, così come c'è musica meno bella meno ridondante di armonie celesti. Ma tutte le architetture si basano su numeri, per questo io conto. E gran parte delle opere del passato hanno celato nelle fattezze i numeri che fanno riferimento sempre ed unicamente alla legge dell'ottava, ovvero a quella sintesi di tutte le leggi a cui obbedisce la natura. E questo tipo di sapere è stato tramandato di generazione in generazione ai cosiddetti "iniziati", ovvero a quella categoria di uomini che erano ritenuti degni di un certo sapere (per lo più considerato esoterico) dopo un certo periodo di fecondo "lavoro interiore". Quasi tutti gli architetti del rinascimento erano "iniziati". Le loro opere sono musica cristallizzata ed influenzano i nostri corpi quando siamo a contatto con esse, possiamo esserne o meno consapevoli, ma avviene. Allo stesso modo di come l'agopuntura, straordinario strumento della più antica forma di medicina orientale, agisce sulle anatomie sottili, così l'architettura, e in particolare un certo tipo di architettura, agisce sui nostri corpi facendoci stare bene e in alcuni casi guarendoci. Se non credete a quello che dico, è il caso che approfondiate la tematica.

Venendo al numero 19, colgo l'occasione per pubblicare un breve articolo di Luca Carli sul significato di questo numero e per l'occasione pubblicizzo volentieri il suo lavoro letterario "Discorso con il Fauno, Dio e la Luce"

19 
di Luca Carli


Con la scusa del Covid-19 abbiamo sentito citare spesso il numero 19, nei notiziari o tra amici, nei discorsi da bar o nei nostri pensieri. Magari ignari del suo significato Numerologico ci siamo lasciati inondare da questo numero così potente.

Per fortuna!

Il 19 è un numero karmico e rappresenta il Guerriero Spirituale, colui che avanza solitario verso la Montagna Sacra del suo Destino, verso un compimento della sua natura terrena e una riunione con lo Spirito.

L’incontro tra Spirito e Materia avviene nel Cuore e in particolare nel Coraggio che si dimostra a lasciare una Via conosciuta per avventurarsi in un un Futuro invisibile ma che attira a sé.

Il 19 attraversa il buio e se ne frega delle luci sfavillanti del mondo mondano, dei Dpcm o delle dichiarazioni di chi vive nella Mente più che nel Corpo.
Il 19 si dimostra sereno nel suo avanzare, senza paura del giudizio altrui ma interessato solo a scoprire cosa c’è più in là, liberare e liberarsi dei legacci del passato, spezzare le catene dell’orgoglio e dell’ego per aprire le Vie alle potenze Spirituali in sé stesso.

Il 19 come l’11 si fa canale, ma non canalizza con le parole, bensì con le Azioni, spiazzanti e vigorose. È pur sempre un 1 nella sua riduzione e quindi è proiettato a seguire il suo istinto ed intuizione.

Vedrai il 19 sempre da lontano, come un faro che illumina la notte, come un Samurai che si volta solo per dire addio.

Così il Covid-19 sembra invitare l’umanità ad un atto di coraggio che, lo sappiamo già, coglieranno in pochi, ma se tra quei pochi ci sarai anche tu sarà la vittoria dello Spirito sulla mente che offende e che divide.

La Forza vitale che abbiamo dentro chiede, esige, di essere svincolata dalle regole mentali e vuole esprimersi per vincere qualsiasi Paura, qualsiasi illusione.
La spada che tiene in mano il Guerriero altro non è che uno specchio in cui riflettere la propria natura essenziale e tramutarla in gesti sacri.

Le azioni sono dirette verso un intento che va al di là di qualsiasi spiegazione razionale…è qualcosa che senti, qualcosa di cui non hai mai parlato a nessuno, qualcosa che sappiamo solo io e te.