giovedì 21 dicembre 2017

Padre Brown, un telefilm da guardare in famiglia.


Sto guardando questa bellissima serie tv prodotta dalla BBC. Padre Brown è un personaggio creato da quel geniaccio di Gilbert Keith Chesterton, scrittore inglese alla cui morte fu insignito, da parte di Papa Pio XI, del titolo di "Defensor Fidei" (Difensore della Fede), un fatto eclatante, visto che l'ultimo inglese a ricevere questo onore fu, in Inghilterra, un Re secoli prima.
Di Padre Brown ne ha scritto anche il nostro Antonio Gramsci, restituendone una fotografia limpida e onesta:
«Il padre Brown è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. Sherlock Holmes è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte Chesterton è un grande artista, mentre Conan Doyle era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti.»
Padre Brown

lunedì 20 novembre 2017

Che cosa penso del Cattolicesimo?

"La cinta esterna del Cristianesimo è un rigido presidio di abnegazioni etiche e di preti professionali; ma dentro questo presidio inumano troverete la vecchia vita umana che danza come i fanciulli e beve vino come gli uomini. Nella filosofia moderna avviene il contrario: la cinta esterna è innegabilmente artistica ed emancipata: la sua disperazione sta dentro."
Gilbert Keith Chesterton
(Londra, 29 maggio 1874 – Beaconsfield, 14 giugno 1936), scrittore, giornalista e intellettuale inglese.

Da "per tutta la vita" a "vediamo se funziona".


Come modello di società verremo ricordati dai posteri come la società che smise di badare ai bambini, fatta di adulti che pensavano solo ed unicamente a se stessi. Non a caso impera l'i-self. Da figli di Dio a monadi-animali.
Ma il cucciolo d'uomo, a differenza dei cuccioli di altre specie, non sa badare a se stesso, ha bisogno di essere accompagnato e guidato, specie nel campo affettivo; ha necessità di amore incondizionato, non per due o tre settimane ma per anni. Principalmente dalla madre. Le donne, ecco, nessuno ha più coraggio di dire loro che è una follia competere, dal punto di vista lavorativo, con i maschi. Un danno senza precedenti ci stiamo infliggendo, siamo votati all'estinzione. E come rimedio non sappiamo fare altro che "importare" da paesi poveri una nuova classe di schiavi. Da società puerocentrica all'indivudalismo più sfrenato, un disastro. Questa triste realtà ribolle nell'inconscio collettivo e riemerge in modo impetuoso, come una richiesta di aiuto corale, in forme più disparate. È soprattutto attraverso il linguaggio artistico della cinematografia che ne vediamo i segni salienti. Le serie TV prodotte negli Usa sono un esempio lampante, come The walking Dead e Stranger Thinks. 
"Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d’asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare." ( Matteo 18:6 )




mercoledì 20 settembre 2017

Yoga e meditazione per i cristiani. E' possibile?

Alcune questioni su cui deve riflettere chi si avvicina a pratiche di meditazioni orientali, per esempio lo yoga. Una lettera firmata dall'allora cardinale Ratzinger (1989), a capo della Congregazione per la dottrina della Fede, ci illumina a riguardo e mette in guardia da eventuali sconfinamenti che allontanano dalla "luce della verità rivelatasi in Gesù, tramite la genuina tradizione della Chiesa". Un testo che non pone delle chiusure vere e proprie a certe forme di meditazione, ma che piuttosto vuole ribadire quali siano le forme corrette di preghiera per un cristiano e di come esse possano essere arricchite da pratiche propedeutiche di rilassamento psico-fisico come potrebbe essere appunto lo yoga. Tenendo ben presente che certe pratiche vadano considerate in quest'ottica, senza prendere in considerazione gli aspetti dottrinari ad esse sottostanti.

Al seguente link la lettera del Cardinale Joseph Ratzinger

martedì 19 settembre 2017

Inquinamento dell'aria. Nell'Agro Aversano è emergenza.

Ha ancora senso dire "sono di Gricignano", "Giugliano", "Aversa", "Casalnuovo", "Arzano" e così via?
Le nostre città oramai sono un tutt'uno con Napoli, si sono fuse con essa, quasi a formare un'unica grande abnorme (e brutta, per lo più) periferia della super grande metropoli. Quartieri dormitori più che città, zone franche per industrie insalubri (costruite legalmente, quando va bene) che producono miasmi nauseabondi. Non è un ritratto impietoso ed ingiusto, è la rappresentazione oggettiva di quello che è sotto gli occhi di tutti. Le nostre città non esistono più. Il concetto stesso di "Civitas" è caduto per i nostri luoghi. Quella "Civitas" che da sempre ha difeso gli esseri umani dai pericoli esterni (belve, nemici, conquistatori, avventurieri, ecc.), ora che non esiste più sembra - solo in apparenza - che tutti i pericoli che incombevano su di essa siano spariti nel nulla. E invece i pericoli ci sono e come, in agguato ogni giorno. Cadute le mura, venuto meno il perimetro di difesa (non solo fisico, ma anche e soprattutto concettuale), tutte le problematiche, tutti i fiori del male, iniziano a spuntare dal di dentro, e non solamente sotto forma di malessere esistenziale. L'isteria è il "modus vivendi" del cittadino medio di questi territori. E sembra che le questioni principali - a partire da quelle che ci danneggiano anche fisicamente - non siano prese in considerazione, lasciando spazio sempre ed solo alle banalità, tipo le questioni legate all'inquinamento del sottosuolo ecc. (più o meno strumentalizzate dagli approfittatori di turno).
La qualità dell'aria, voglio parlare di questo. Perchè nessuno ne parla?
Chi è stato almeno una volta nella sua vita lontano da questi luoghi, per esempio nell'alto casertano, o anche in regioni come il Molise, la Basilicata, o addirittura all'estero, sa bene cosa voglio dire quando dico che "l'aria del nostro territorio è irrespirabile". E questo non per colpa dei cosiddetti roghi tossici (che sicuramente vanno combattuti li dove vengono appiccati), ma principalmente a causa della circolazione delle automobili. Tante! Troppe! Dappertutto! I mezzi di spostamento pubblici sono inesistenti nell'agro aversano, eppure abbiamo una delle più alte densità abitative dell'Italia. Il fenomeno dell'intasamento dei mezzi nelle strade strette delle nostre città è particolarmente grave. Fino a una decina di anni fa, ne conservo il ricordo, venivano allestite isole pedonali (a Gricignano) la Domenica mattina, poi il problema dello smog è diventato sempre più di carattere secondario, ritornando alla ribalta solo nei lunghi periodi di assenza di precipitazioni in estate. Quest'anno non è stato accennato dai media, l'altro anno invece si. insomma il problema viene raccontato come tale a seconda dei capricci di allestisce i palinsesti televisivi (altro dramma, la realtà è solo quella che viene raccontata dal tubo catodico).
Uno studio condotto da ricercatori canadesi nel 2016 e pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet ha dimostrato che abitare in prossimità (50 metri) di una strada ad alto traffico si ha dal 7 al 12% di probabilità in più di sviluppare sviluppare demenza.
l'Italia, a differenza di altri paese, ha una conformazione geografica più tosso particolare, dove le città - come Napoli e tutte tutte le città limitrofe, appunto - si sono sviluppate una a ridosso di un'altra. Se in Canada sviluppano questo tipo di sensibilità rispetto ad un problema che di sicuro è meno grave che da noi, per quale motivo non dovremmo farlo altrettanto noi? Siamo all'assurdo, ci preoccupiamo e mobilitiamo per forme di inquinamento altamente improbabili, come quelle del sottosuolo (i dati scientifici non sono allarmanti), mentre continuiamo a non vedere la reale minaccia per la nostra salute.
Ad Aversa, per es., se decidi di fare una passeggiata, ad ogni boccata di ossigeno puoi sentire lo smog che ti entra nei polmoni, sempre, non una boccata si e una no.
Torno all'incipit di questo post, dicendo che la riflessione va fatta su larga scala, guardando all'immenso agglomerato urbano di Napoli e della sua periferia: se siamo una metropoli allora dobbiamo affrontare tutte le questioni con progettualità ampie, tipiche di una metropoli. Non ha senso che i nostri comuni continuino ad avere fondi col contagoccie, meritiamo di essere presi in considerazione in modo serio. Per esempio, abbiamo bisogno di una rete metropolitana che congiunga buona parte dei nostri paesi. Una buona amministrazione del territorio deve spingere i cittadini a non prendere l'auto per spostamenti da Grigicgnano ad Aversa. Tanto per fare un es., in questi giorni si moltiplicano gli annunci on line di gente che si offre come autista per accompagnare i ragazzi a scuola. Ecco perchè davanti ad ogni scuola, all'orario duscita, c'è il traffico intenso che manda in tilt tutta la città. Non è possibile. Con Questo chiudo. Ci vediamo al prossimo post.

domenica 16 aprile 2017

Buona Pasqua. A proposito di potere e iniziazioni...

Propongo in questo spazio una riflessione sul significato della iniziazione, per me principio di cambiamento contrapposto ad una vita stagnante, un'esistenza sull'orlo del baratro come spesso la definisco, in cui non piace stare a nessuno ma a volerla accantonare pare si debbano compiere delle fatiche d'Ercole, quasi provassimo attrazione e repulsione allo stesso tempo.
L'Uomo nuovo, la nuova forma di umanità non egoica, non bellica, non è altro che la lieta novella annunciata da Cristo, è il messaggio giunto fino a noi,si, ma in modo non "compiuto". Tocca ad ognuno di noi in questo tempo "limite", a noi umanità nel bel mezzo di una svolta antropologica, dare inizio a questa vera "conversione".

Di seguito un brano di James Hilmman commentato da Marco Guzzi, filosofo e poeta, in occasione dell'intervento dei gruppi Darsi Pace "Il potere è creazione".

"Oggi in psicoterapia va di moda il “bambino interiore”. In questo consiste la terapia – si torna indietro fino all’infanzia. Ma se si guarda indietro, non si guarda intorno. Questo viaggio all’indietro costella quello che Jung chiamava l’ “archetipo del fanciullo”. Ora, l’archetipo del fanciullo è per sua natura apolitico e privo di potere, non ha nulla a che fare con il mondo politico. E così l’adulto dice: “Bene, riguardo al mondo cosa posso farci? È una cosa più grande di me”. Ecco cosa dice l’archetipo del fanciullo. “Tutto quello che posso fare è entrare in me stesso, lavorare alla mia crescita, al mio sviluppo […]”. Ma questo è un disastro per il nostro mondo politico, per la nostra democrazia. La democrazia dipende da cittadini estremamente attivi, non da bambini. […] La parola crescere è una parola che va bene per i bambini… Se dopo una certa età si comincia a crescere, si tratta di cancro."

Buona visione.

sabato 25 marzo 2017

Quel che resta del sito reale borbonico del Reale Demanio di Calvi (Calvi Risorta)









Di seguito alcuni link ad articoli che raccontano del Real sito borbonico del Demanio di Calvi:
http://www.neoborbonici.it/portal/index.php?option=com_content&task=view&id=2523&Itemid=167
http://ilblogmariacarolina.blogspot.it/2015/01/crolla-un-muro-del-demanio-di-calvi.html
http://www.nuovomonitorenapoletano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1590:l-usurpazione-del-demanio-di-calvi-da-parte-della-real-casa-borbonica&catid=86:storia-xviii-sec&Itemid=28
http://www.calvirisorta.com/articoli%20giornale/articoli%20giornale%202010/archivio%20articoli/20101117%20ComunediSparanise.htm      













































lunedì 20 marzo 2017

Palazzo Teti a Santa Maria Capua Vetere (Ce), simbolo del decadimento morale della nostra nazione.

Queste foto le ho scattate il giorno 17 Febbraio 2017, durante un sopralluogo fatto dall'Osservatorio sui beni confiscati alla camorra ( www.cosenostre.org ) e dall'attuale amministrazione di Santa Maria Capua Vetere (sindaco ed alcuni assessori), volto ad appurare lo "stato di salute" del prestigioso Palazzo Teti. 

Di seguito un estratto dal sito di Italia Nostra:
Il palazzo fu costruito nel 1839 dall’avvocato Filippo Teti, attivo nel foro di Santa Maria Capua Vetere, come recita una lapide posta sull’arco del portale d’ingresso. Un’altra lapide posta a sinistra del portale ricorda che nel palazzo alloggiò, nel 1860, Giuseppe Garibaldi e che nello stesso anno, il 2 novembre vi fu firmata la resa dei borbonici. Fu dichiarato di notevole interesse artistico e storico e architettonico a norma della legge 1089 del 1939 con D.M. il 13 luglio 1996.
Il palazzo è formato da tre piani fuori terra con ampio giardino sul retro. La facciata su via d’Angiò presenta una ricca partitura decorativa in cui prevale il portale a sesto ribassato. Dal portale si accede al giardino e sulla destra si trova lo scalone d’accesso ai piani superiori. Le sale del piano nobile sono completamente affrescate con figure e temi mitologici. Il salone delle feste è decorato nella volta con la figura del dio Marte eretta sul carro trainato da poderosi cavalli, e la decorazione si sviluppa lungo tutte le pareti. Le altre sale sono ugualmente decorate secondo il repertorio mitologico.
Sul giardino insiste il vincolo archeologico (D.M. 12.1.1962) originariamente allestito a parco e abbellito da fontane, colonne, stele funerarie, sarcofagi di età romana, appartenenti agli edifici pubblici dell’antica Capua, versa ora in totale abbandono, come del resto l’edificio.