lunedì 20 novembre 2017

Da "per tutta la vita" a "vediamo se funziona".


Come modello di società verremo ricordati dai posteri come la società che smise di badare ai bambini, fatta di adulti che pensavano solo ed unicamente a se stessi. Non a caso impera l'i-self. Da figli di Dio a monadi-animali.
Ma il cucciolo d'uomo, a differenza dei cuccioli di altre specie, non sa badare a se stesso, ha bisogno di essere accompagnato e guidato, specie nel campo affettivo; ha necessità di amore incondizionato, non per due o tre settimane ma per anni. Principalmente dalla madre. Le donne, ecco, nessuno ha più coraggio di dire loro che è una follia competere, dal punto di vista lavorativo, con i maschi. Un danno senza precedenti ci stiamo infliggendo, siamo votati all'estinzione. E come rimedio non sappiamo fare altro che "importare" da paesi poveri una nuova classe di schiavi. Da società puerocentrica all'indivudalismo più sfrenato, un disastro. Questa triste realtà ribolle nell'inconscio collettivo e riemerge in modo impetuoso, come una richiesta di aiuto corale, in forme più disparate. È soprattutto attraverso il linguaggio artistico della cinematografia che ne vediamo i segni salienti. Le serie TV prodotte negli Usa sono un esempio lampante, come The walking Dead e Stranger Thinks. 
"Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d’asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare." ( Matteo 18:6 )




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