venerdì 3 marzo 2017

Chiesa rinascimentale di San Paolo l'eremita e Santa Prima Martire a San Paolo Bel Sito (Na)

Chiesa di San Paolo l'eremita e Santa Prima martire (a destra) 

















San Paolo Bel Sito
“Ei nasce ai piedi della collina in fior …”
Tommaso Iovino
Storia
(dal sito ufficiale della parrocchia San Paolo l'eremita e Santa Prima martire)
http://www.parrocchiabelsito.it
San Paolo Bel Sito si sviluppa lungo l’asse Nola-Lauro-Palma Campania che ricalca, secondo alcuni studiosi, il tracciato dell’antica via Popilia. Importanti rinvenimenti archeologici nelle località Vigna, Montesano e Campo Stella, testimoniano l’intensa occupazione dell’area sia in epoca protostorica che romana.
All’età del Bronzo Antico è riferibile l’eccezionale scoperta degli scheletri di due individui morti a causa dell’eruzione vulcanica cosiddetta delle “Pomici di Avellino” (XIX-XVIII secolo a.C.). Altri rinvenimenti si riferiscono ad un abitato del Bronzo Finale (XI-X secolo a.C.), ai resti di un tempio italico (IV-III secolo a.C.), a quelli di una villa romana del tardo periodo repubblicano-prima età imperiale nonché a sepolcreti con tombe sannitiche e romane. L’insediamento odierno di San Paolo sembra abbia avuto origine in epoca tardo medievale – come attestano fonti coeve del XIII e XIV secolo – dall’unione e dalla successiva fusione di due nuclei abitativi separati, ognuno con la propria chiesa parrocchiale, presenti sul territorio.
Secondo lo storico nolano Ambrogio Leone, vissuto a cavallo fra i secoli XV e XVI, a fondare San Paolo furono gli abitanti di Cicala che, abbandonata la cima del colle, si diedero a coltivare i campi posti alle sue pendici. La storia del paese in età moderna s’intreccia, come quella di altri piccoli centri, alla città di Nola, di cui fu casale. Il suo nome sembra derivi dal Santo al quale, fin dagli inizi del XIV secolo, era dedicata una chiesa, San Paolo I Eremita.
L’appellativo “Bel Sito” fu aggiunto al toponimo originario dopo l’unità d’Italia, per distinguere questo paese da altri con simile nome. Con tale appellativo, trasposizione del termine greco ghè kalè (terra bella) da cui deriverebbe il nome di Cicala, si sono volute ricordare le origini del paese. La felice posizione geografica, congiunta alla bellezza naturale del paesaggio, contribuì, dalla fine del XVIII fino agli inizi del XX secolo, a far assumere al paese il ruolo di ricercato luogo di villeggiatura da parte dell’aristocrazia partenopea.
Testimonianza di questo passato recente sono molte di quelle nobili dimore ed una in particolare, villa Montesano, posta su una modesta altura appena fuori dal centro abitato del paese. Vi soggiornò il Cimarosa, che qui compose “Il matrimonio segreto”. La villa è ricordata per l’incendio nel quale andarono distrutti molti documenti dell’Archivio di Stato di Napoli, qui trasferiti durante la seconda guerra mondiale.
L’economia prevalente del paese è ancora oggi, quella agricola, anche se non mancano settori produttivi impegnati nell’artigianato.

Nessun commento: