venerdì 22 gennaio 2021
La bellezza di Casaluce e dei suoi prestigiosi palazzi
Curti (Ce) - Antica edicola votiva all'incrocio di via Appia e via Volturno
venerdì 15 gennaio 2021
Il mistero dell'antica lapide di Camposcino a Giugliano. Spunta l'ipotesi satanista
"Camposcino: La pietra del mistero
Quando ho visto per la prima volta le foto di questa lapide ho iniziato a fantasticare pure io, ma non potevo far altro che chiedere a chi più di me ne potesse sapere. Mi sono rivolto quindi ad un esperto di lingue antiche, il professor Salvatore Dedola, che in una conversazione così mi ha risposto:
giovedì 14 gennaio 2021
Antica chiesetta rurale di Ponteselice, detta del Duca di Acerra
Arturo Lepori, promessa del ciclismo italiano morto prematuramente a Santa Maria Capua Vetere
A Santa Maria, una lapide apposta nel luogo dell'incidente (nei pressi dell'arco di Adriano), ne commemora il ricordo.
Così recita la lapide
"Nella volata d'impetodecisione di fatti malignivolle te Arturo Leporial confino d'eternitànon a quello della vittoriaqui contro l'ombra di morteLa luce di questo segnoaccendono gli amici fedelidel gladiator S. C.Santa Maria C. V. XXX-IV-MCMXXII"
dal sito ilgiornaledicasoria.it
Casoria e il ciclismo: la storia e il ricordo del casoriano Arturo Lepori
in Casoria — di Chiara Di Bernardo — 24 Luglio 2018La passione dei casoriani per il ciclismo ha radici ben profonde: siamo negli anni ’20, in cui spicca una figura di nota importanza del panorama del ciclismo casoriano, ovvero Arturo Lepori. Nativo della città di Casoria, Lepori era famoso per il suo animo gentile e per la sua passione per le corse in bicicletta. La sua vita, però, si interruppe tragicamente in un incidente mentre correva, con la sua bici, una delle tappe della Coppa Caivano, precisamente il 30 aprile del 1922. Durante il percorso, a Santa Maria Capua Vetere, pieno di polvere e caratterizzato da strade tortuose, Arturo perse qualsiasi speranza, perse la sua vita, inaspettatamente. La notizia sconvolse tutti, lasciando rammaricati e tristi dell’avvenimento. L’animo casoriano si fece sentire: l’onda di immensa commozione fece sì che si organizzasse il primo Trofeo Arturo Lepori, il quale prese vita nel luglio del 1923: il percorso prevedeva 170 chilometri con partenza e arrivo dalla città di Casoria, in onore di Lepori. Le tappe fondamentali erano rappresentate dal passaggio presso il Belvedere di San Leucio (Caserta), Roccamonfina, fino ad arrivare in città; l’iniziativa riscosse parecchio successo specialmente negli anni ’50. Tra le figure di rilievo spicca Livio Trapè, vincitore del Trofeo Lepori nel 1959, Ercole Baldini, il quale partecipò anche alle Olimpiadi di Melbourne nel 1956, Diego Ronchini vincitore nel 1955, Benito Romagnoli, invece, nel 1954, poco prima di partecipare al Giro d’Italia del 1956-1959. La corsa in onore del ciclista casoriano per eccellenza, riunì appassionati e non fino al 1975: da quell’anno, purtroppo, non fu mai più organizzata. Un vero gesto di solidarietà ma soprattutto di rispetto e onore che contraddistingue il popolo casoriano.