lunedì 19 marzo 2007

Luglio 01

Gerusalemme piange
E nessuno tende l’orecchio al suo lamento
Piange, ed è un pianto amaro e triste
Ribelle e soffocato

Chi mai, se non un pazzo come me
Avrà il coraggio di gridare
Fino alla disperazione il tuo dolore,
La tua verginità infranta?

Odi et amo, piccola figlia d’Israele,
Che in seno tuo dividesti folli e saggi,
Poeti e buffoni, pazzi e ciarlatani

Ma per loro elargisti
Non cento, non mille baci,
Solo il più amaro e atroce dei calici

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