lunedì 19 marzo 2007

Novembre 01 (stev for!..)

Nelle delicate mani l’irrigidita salma di un neonato
Sulla tenue fronte l’alterigia della vita…
Cosa ciò che ha nome fine
Altro non è che nascita?

Amore mio, abbracciami e dammi mille carezze
In questa risolutiva notte, dipartita finale
Nell’ora delle intuizioni profonde, amore, non mancare
Abbracciami e dammi mille carezze

Perché altro non è la morte che menzogna, amore
Abbracciami, quindi, perché insieme vivremo e moriremo
Dammi mille baci e mille carezze, per chi non li avrà
E ancora, amami, perché i bambini in Afghanistan piangono

Fammi sentire il calore del tuo cuore,
Assopisci la mia anima e poi ridestala
Sussurrami che veglierai ancora su di me, amore
Dimmelo adesso e per i prossimi cento anni

Perché la vita mi è avversa,
Perché ho freddo, ho paura, ho fame,
Perché sono piccolo e indifeso,
Perché soffro tutte le ingiustizie del mondo,

Perché sono un essere delicato e fragile
Perché sono quello che sono: un essere speciale
Per questo, amore,
Abbracciami e dammi mille carezze!

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